lacera il giorno e lo divide in ore,
ed ha scritto di fuor con fosche note
a chi legger le sa: Sempre si more.
Mentre il metallo concavo percuote,
voce funesta mi risuona al core;
Nè del fato spiegar meglio si puote
che con voce di bronzo il rio tenore.
Perch'io non speri mai riposo o pace,
questo, che sembra in un timpano e tromba,
mi sfida ognor contro all'età vorace.
E con que' colpi onde 'l metal rimbomba,
affretta il corso al secolo fugace,
e perchè s'apra, ognor picchia alla tomba.
L'audio è disponibile su spreaker:
https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./ciro-di-pers-lorologio-da-rote
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