martedì 27 febbraio 2018

Antonio Ghislanzoni - Libro Proibito - Gli eroi






Eroi, eroi!
Che fate voi? 

- Voi massacrate, 
assassinate, 

voi desolate 
borghi e città;

Un vil bifolco
che suda al folco, 
val più di voi, 
birbe di eroi! 


L'audio di questa lettura è disponibile sul canale di spreaker:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./antonio-ghislanzoni-libro-proibito-gli-e


Questo epigramma venne scritto nel 1870, quando Prussiani e Francesi si trucidavano per una
questione di supremazia.
Victor Hugo, nel suo discorso recitato a Parigi in commemorazione di Voltaire, espresse il medesimo concetto con queste parole:


"Il diritto ora ha trovato la sua formola: la forza vien chiamata violenza e comincia ad essere
giudicata; la guerra è messa in stato di accusa.
La civiltà istruisce il processo. In molti casi l'eroe è una varietà dell'assassino.
I popoli cominciano a comprendere che la grandiosità di un delitto non può essere una attenuante;
Rubare è un vitupero; invadere non può essere una gloria. No! La gloria sanguinosa non esiste!"

martedì 13 febbraio 2018

Symphonies for nature





Ecco a voi "Symphonies for nature"

In questo brano ho voluto ricreare il suono della natura, e più precisamente quello del tuono e della pioggia.
 

Per farlo mi sono servito dello zoom per registrare lo sping drum - uno strumento acustico che imita il suono del tuono - e dell'armonica, per creare un pò l'effetto del vento che si incanale.
 

Infine, con fl ho utilizzato un pad per creare una parte orchestrale minimalista, modificalndola fino ad avere il suono della pioggia.

L'audio è disponibile su negrounds: 

https://www.newgrounds.com/audio/listen/789659 

E reverbnation: 

https://www.reverbnation.com/q/75zzh3 

Buon ascolto! 

martedì 6 febbraio 2018

Giovanni Pascoli - Il bacio del morto






I

E' tacito, è grigio il mattino;

la terra ha un odore di funghi;

di gocciole è pieno il giardino.


Immobili tra la leggiera

caligine gli alberi: lunghi

lamenti di vaporiera.


I solchi ho nel cuore, i sussulti,

d'un pianto sognato: parole,

sospiri avanzati ai singulti:


un solco sul labbro, che duole.


II

Chi sei, che venisti, coi lieti

tuoi passi, da me nella notte?

Non so; non ricordo: piangevi.


Piangevi: io sentii per il viso

mio piangere fredde, dirotte,

le stille dall'occhio tuo fiso


su me: io sentii che accostavi

le labbra al mio labbro e baciarmi;

e invano volli io levar gravi

le palpebre: gravi: due marmi.


III

Chi sei? donde vieni? presente

tuttora? mi vedi? mi sai?

e lacrimi tacitamente?


Chi sei? Trema ancora la porta

certo eri di quelli che amai,

ma forse non so che sei morta.


Né so come un'ombra d'arcano,

tra l'umida nebbia leggiera,

io senta in quel lungo lontano

saluto di vaporiera.


Su spreaker troverete l'audio:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./giovanni-pascoli-il-bacio-del-morto