giovedì 24 novembre 2011

Rilke - Sonetti a Orfeo - Lode Allo Spirito


 Lode allo spirito, che ci può legare;
perchè davvero viviamo di figure.
E a piccoli passi avanzano le ore
accanto al nostro, proprio nostro, giorno.

Senza conoscere il nostro vero posto,
agiamo per un reale rapporto.
Le antenne sentono le antenne,
e la vuota lontananza sosteneva...

Pura tensione. Oh musica delle forze!
Non sono le facili occupazioni
a stronare da te ogni turbamento?

Se il contadino cura e si affatica,
quando la semina in estate si trasforma,
non è mai abbastanza. E' la terra che dona.



Su questo link troverete l'audio:
 
http://soundcloud.com/terroristi-musicali/rilke-sonetti-ad-orfeo-lode

venerdì 18 novembre 2011

Ogni Cosa Cambierà



- Interno d’una camera da letto.
Al centro della stanza c’è una branda.
Un flauto di sottofondo.
La telecamera fa una panoramica dell’ambiente circostante
inquadrando un palazzo,soffermandosi con lo zoom
su un altalena dove ci sono dei bambini che stanno giocando.
L’inquadratura successiva torna rapidamente nel palazzo di fronte,
per poi tornare all’interno della stanza,
dove c’è un dipinto in cui viene raffigurata
una donna d’una certa classe a mezzo busto.
Zoom sul dipinto. –
  
  “Io guardo, sto guardando il mondo,
e penso, sto pensando a quello che era.
    Guardando il mondo muoversi,
aspetterò che ogni cosa cambierà.

Che ogni cosa cambierà…
    Che ogni cosa cambierà…
        Ogni cosa… Ogni cosa…

    Vedrò un’immensa luce,
mentre i vermi si ciberanno
instancabili, del mio corpo
ridotto ormai a brandelli…
  
    Io guardo, sto guardando il mondo,
e pago, ho pagato tutti i miei debiti,
    e così… sono libero… sono libero…
sono libero di volare nel cielo…

    Dove una confortevole luce
mi guida verso una zona ignota,
un luogo inesplorato, dove nessuno
v’ha mai fatto ritorno

  
        Ed ogni cosa cambierà…
    Ed ogni cosa cambierà…
        Ogni cosa… Ogni cosa…

    Io guardo, sto guardando il mondo,
 alto, alto dal cielo
    e ci sarà qualcosa di me
che resterà nei vostri cuori…

Mentre ogni cosa cambierà…
    Mentre ogni cosa cambierà…
Ogni cosa… Ogni cosa… 
cambierà..."
 
- La voce smette di parlare, mentre la telecamera si avvicina con lo zoom al ritratto.
Una persona entra infine strisciando da sotto la macchina,
mentre il flauto a mano a mano inizia a sfumare la sua malinconica melodia.
Nella telecamera lo sfondo si scurisce per qualche istante.
S’odono le finestre sbattere di colpo e la serranda abbassarsi.
Quando l’obbiettivo torna visibile c’è una breve panoramica della stanza per vedere i cambiamenti avvenuti. Si nota che oltre le finestre e la serranda chiuse,
ai quattro angoli del quadro sono apparsi quattro lumini rossi accesi
ed una figura sdraiata immobile sulla  branda. -

mercoledì 16 novembre 2011

Mistero Del Lavoro (Pregiera dell'operaio al Dio Denaro)



Dalla seconda lettera di Engels ai Corinzi

          Benedici o imprenditor codesto mio lavor.
In unione con l'azienda che dal nulla creasti
per noi umili operai disoccupati iscritti al registro.
     Offro all'Eterno capitalismo
ogni mia mano d'opera e straordinario purchè
sia causa di divina salvezza al mio fine mese.

     Mistero del lavoro
annunciamo la tua assunzione, perdente
proclamiamo il tuo licenziamento
nell'attesa della liquidazione.

     Mistero del lavoro,
veneriamo il tuo profitto, signore
ma dammi qualche soldo
ed a fine mese sarò salvato.

     Mistero del lavoro,
la tua fatica o operaio, sfruttiamo
in processioni di beneficienza
il tuo stipendio trasformiamo.

     Mistero del lavoro,
da qualche parte nel tempo
so che lavorerò e la mia attesa
sarà l'assunzione!

     Mistero del lavoro,
la tua fatica è il tuo peccato, operaio
il profitto la nostra redenzione
nell'attesa d'un'assunzione...

               ... in Cielo!

giovedì 10 novembre 2011

Rilke - Sonetti a Orfeo - Celebrare, Certo!



Celebrare, certo! Destinato a celebrare
nacque come il metallo dal silenzio
della pietra. Il suo cuore, torchio
caduco d'un vino per gli uomini infinito. 

Mai la sua voce vien meno nella polvere ,
se l'afferra il divino esempio.
tutto si fa vigna, tutto grappolo,
maturato al suo sensibile mezzogiorno.
La putredine dei re nelle tombe
non muta la celebrazione in menzogna,
nè un' ombra che dai vini discende. 

E' un messaggero che resta, a lungo
sulle soglie dei morti solleva
ancora coppe di gloriosi frutti.

venerdì 4 novembre 2011

Silenzio Notturno Infranto


Poesia onirica ambienta in città tra le 5 e le 6 di un qualsiasi giorno

 Luci lungo le strade
irradiano l'oscurità.
Poche ore ancora
per un'addormentata città.

la calma e la quiete
della vita notturna
si godono gli ultimi attimi
di sonno misto a veglia.

Luci artificiali
si dissolvono,
e il cielo si colora.

cambia la sua scura pelle
trasforma
stelle in nuvole.

la luce del giorno
timidamente
si fa spazio
negli ultimi bagliori della notte.

la città si ripopola
di lunghi serpenti
romboanti
metallici.

L'oscurità. 
L'oscurità
si dissolve.
cambie la pelle.
torna un caotico giorno.
silenzio notturno infranto.