martedì 19 dicembre 2017

Giovanni Pascoli - Solitudine





Da questo grembo solitario io miro

passare un stormo, un aureo sciame,

mentre sul capo al soffio di un sospiro

ronzano i fili tremuli di rame.


E' sul mio capo un'eco di pensiero

lunga, né so se gioia o se martoro;

e passa l'ombra dello sciame nero,

e passa l'ombra dello sciame d'oro.


II


Sono città che parlano tra loro,

città nell'aria cerula lontane;

tumultuanti d'un vocio sonoro,

di rote ferree e querule campane.


Là, genti irrequite e stanche,

cui falla il tempo, cui l'amore avanza

per lungi, e l'odio. Qui, quell'eco ed anche

quel polverio di ditteri, che danza.


III


Parlano dell'azzurra lontananza

nei giorni afosi, nelle vitree sere;

e sono mute gride di speranza

e di dolore, e gemiti e preghiere...

Qui quel ronzio. Le cavallette sole

stridono in mezzo alla gramigna gialla;

i moscerini danzano nel sole;

trema uno stelo sotto la farfalla.


L'audio è disponibile sul blog:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./giovanni-pascoli-solitudine


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