venerdì 22 luglio 2011

Addio


Mi piace pensare
 che tutto sia caduto
nel petto profondo dell’oceano,
mentre m’accingo a scrivere
su queste bianche pagine
che aspettan solo d’esser vive,
permettendo ai nostri pensieri
una via di fuga.
         Le nostre fronti son cinte
da ghirlande di vittoria.
         L a sconfitta ha preso
un sapore più dolce.
         Cosa m’aspetto da ciò?
È difficile dare un segnale d’inizio,
quando si capisce che una storia
sta giungendo al termine,
anche se non ha mai avuto inizio.
         Se non nei miei sogni.
         Devo voltare pagina.
         Ascoltarli mentre mi guidano
urlando ad alta voce, 
supplicando quasi,
di svegliarmi.
         Morire.
         Dormire.
         No.
Per quale motivo?
Perché?

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