lunedì 3 dicembre 2018

Giosuè Carducci - Inno A Satana

Lettura della poesia Inno A Satana di Giosuè Carducci...

Questo testo, data la sua lunghezza - 200 versi - sarà diviso in quattro parti...Quindi verrà pubblicato dai punti di inizio di lettura...


A te, de l'essere
principio immenso,
materia e spirito,
ragione e senso;
Mentre ne' calici
il vin scintilla
sì come l'anima
ne la pupilla;

Mentre sorridono
la terra e il sole
e si ricambiano
d'amor parole,
e corre un fremito
d'imene arcano
da' monti e palpita
fecondo il piano;

A te disfrenasi
il verso ardito,
te invoco, o Satana,
Re del convito.

Via l'aspersorio,
prete, e il tuo metro!
no, prete, Satana
non torna in dietro!

Vedi: la ruggine
rode a Michele
il brando mistico,
ed il fedele
spennato arcangelo
cade nel vano.

Ghiacciato è il fulmine
a Geova in mano.

Meteore pallide,
pianeti spenti,
piovono gli angeli
da i firmamenti.

Ne la materia
che mai non dorme,
Re dei i fenomeni,
Re de le forme,
sol vive Satana.
ei tien l'impero
nel lampo tremulo
d'un occhio nero,
o ver che languido
sfugga e resista,
od acre ed umido
provochi, insista.

Brilla de' grappoli
nel lieto sangue,
per cui la rapida
gioia non langue,
che la fuggevole
vita ristora,
che il dolor proroga,
che amor ne incora.

Tu spiri, o Satana,
nel verso mio,
se dal sen rompemi
sfidando il dio
de' rei pontefici,
de' re cruenti;
e come fulmine
scuoti le menti.

A te, Agramainio,
Adone, Astarte,
e marmi vissero
e tele e carte,
quando le ioniche
aure serene
beò la Venere
Anadiomene.

A te del Libano
fremean le piante,
de l'alma Cipride
risorto amante:

A te ferveano
le danze e i cori,
a te i virginei
candidi amori,

Tra le odorifere
palme d'Idume,
dove biancheggiano
le ciprie spume.

Che val se barbaro
il nazareno
furor de l'agapi
dal rito osceno
con sacra fiaccola
i templi t'arse
e i segni argolici
a terra sparse?

Te accolse profugo
tra gli dèi lari
la plebe memore
ne i casolari.

Quindi un femineo
sen palpitante
empiendo, fervido
nume ed amante,
la strega pallida
d'eterna cura
volgi a soccorrere
l'egra natura.

Tu a l'occhio immobile
de l'alchimista,
tu de l'indocile
mago a la vista,
del chiostro torpido
oltre i cancelli,
riveli i fulgidi
cieli novelli.

A la Tebaide
te ne le cose
fuggendo, il monaco
triste s'ascose.

O dal tuo tramite
alma divisa,
benigno è Satana;
ecco Eloisa.

In van ti maceri
ne l'aspro sacco:
il verso ei mormora
di Maro e Flacco.

Tra la davidica
nenia ed il pianto;
e, forme delfiche,
a te da canto,
rosee ne l'orrida
compagnia nera,
Mena Licoride,
Mena Glicera.

Ma d'altre imagini
d'età più bella
talor si popola
l'insonne cella.

Ei, da le pagine
di Livio, ardenti
tribuni, consoli,
turbe frementi
sveglia; e fantastico
d'italo orgoglio
te spinge, o monaco,
su 'l Campidoglio.

E voi, che il rabido
rogo non strusse,
voci fatidiche,
Wicleff ed Husse,
a l'aura il vigile
grido mandate:
s'innova il secolo,
piena è l'etate.

E già già tremano
mitre e corone:
dal chiostro brontola
la ribellione,
e pugna e prèdica
sotto la stola
di fra' Girolamo
Savonarola.

Gittò la tonaca
Martin Lutero;
gitta i tuoi vincoli,
uman pensiero,
e splendi e folgora
di fiamme cinto;

Materia, inalzati;
Satana ha vinto.

Un bello e orribile
mostro si sferra,
corre gli oceani,
corre la terra:

Corusco e fumido
come i vulcani,
i monti supera,
divora i piani;

Sorvola i baratri;
poi si nasconde
per antri incogniti,
per vie profonde;

Ed esce; e indomito
di lido in lido
come di turbine
manda il suo grido,
come di turbine
l'alito spande:
ei passa, o popoli,
Satana il grande.

Passa benefico
di loco in loco
su l'infrenabile
Carro del foco.

Salute, o Satana,
O ribellione,
O forza vindice
de la ragione!
Sacri a te salgano
gl'incensi e i voti!

Hai vinto il Geova
de i sacerdoti.
 
L'audio della lettura dal verso 105 al 136 è disponibile al seguente link:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./giosue-carducci-inno-a-satana-parte-2-da

L'audio della lettura dal verso 137 al 168 è disponibile al seguente link:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./giosue-carducci-inno-a-satana-parte-3-da

L'audio della lettura dal verso 169 al 200 è disponibile al seguente link:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./giosue-carducci-inno-a-satana-pt-4

La lettura completa del testo è disponibile su mixcloud:

https://www.mixcloud.com/terroristimusicali/inno-a-satana-giosu%C3%A8-carducci-lettura-completa/ 

lunedì 12 novembre 2018

Giosuè Carducci - Nevicata



Lenta fiocca la neve pe'l cielo cinereo: gridi,

suoni di vita più non salgon da la città.


Non d'erbaiola il grido o corrente rumore di carro,

non d'amor la canzon ilare e di gioventù.


Da la torre di piazza roche per l'aere le ore

gemon, come sospir d'un mondo lungi al di.


Picchiano uccelli raminghi a' vetri appannati: gli amici

spiriti reduci son, guardano e chiamano a me.


In breve, o cari, in breve - tu calmati, indomito cuore -

giù al silenzio verrò, ne l'ombra riposerò.


L'audio è disponibile su spreaker:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./giosue-carducci-nevicata

venerdì 9 novembre 2018

Quiet atmosphere for open space - mini ep


My new mini ep.

A long track of ambient track made with midicontroller oxygen and a depressed guitar..

The song is composed by 4 track:

Open space parte 1 e 2
Quiet atmosphere parte 1 e 2-

For the first and third part you can found the video on my youtube page:

youtu.be/-827YybSTsA

youtu.be/ZENo5reCrkY

Full track available on mixcloud:

www.mixcloud.com/terroristimusicali/quiet-atmospheres-for-open-space/

All the single track on bandcamp:

https://terroristimusicali.bandcamp.com/album/quiet-atmospheres-for-open-space

I invite you to visit my facebook page for more:
www.facebook.com/Terroristi-musicali-production-51201297333/

martedì 30 ottobre 2018

Giosuè Carducci - Mezzogiorno alpino



Nel grande cerchio de l'alpi, su 'l granito

squallido e scialbo, su' ghiacciai candenti,

regna sereno intenso e infinito

nel suo grande silenzio il mezzodì.


Pini ed abeti senza aura di venti

si drizzano nel sol che gli penetra,

sola garrisce in picciol suon di cetra

l'acqua che tenue tra i sassi fluì.



L'audio è disponibile su spreaker:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./giosue-carducci-mezzogiorno-alpino

martedì 23 ottobre 2018

Giosuè Carducci - Ballata dolorosa






Una pallida faccia e un velo nero

spesso mi fa pensoso de la morte;

Ma non in frotta io cerco le tue porte,

quando piange il Novembre, o cimitero.


Cimitero m'è il mondo allor che il sole

ne la serenità di Maggio splende

e l'aura fresca move l'acque e i rami,

e un desio dolce spiran le viole

e ne le rose un dolce ardor s'accende

e gli uccelli tra 'l verde fan richiami:

quando più par che tutto il mondo s'ami.


E le fanciulle in danza apron le braccia,

veggo tra 'l sole e me sola una faccia,

pallida faccia velata di nero.


L'audio è disponibile su spreaker:

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martedì 9 ottobre 2018

Giosuè Carducci - Notte Invernale






Innanzi. Innanzi. Per le foscheggianti

coste la neve ugual luce e si stende,

e cede e stride sotto il piè: d'avanti

vapora il sospir mio che l'aer fende.


Ogni altro tace. Corre tra le stanti

nubi la luna sul gran bianco, e orrende

l'ombre disegna di quel pin che tende

cruccioso al suolo informe i rami infranti,


Come pensier di morte desiosi

cingimi, o bruma, e gela de l'interno

senso i frangenti che tempestan forti;


Ed emerge il pensier su quei marosi

naufrago, ed a 'l ciel grida: O notte, o inverno,

che fanno giù ne le lor tombe i morti?


L'audio è disponibile su spreaker:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./giosue-carducci-notte-invernale

mercoledì 4 luglio 2018

Haunting Shadows



Una passeggiata nel parco la sera... Il lampione messo al punto giusto che rifletteva le ombre degli alberi ed una sottofondo stile horror....

giovedì 28 giugno 2018

Sergej Esenin - Sul piatto azzurro del cielo



Sul piatto azzurro del cielo

c'è un fumo melato di nuvole gialle,

la notte sogna. Dormono gli uomini,

l'angoscia solo me tormenta.


Intersecato di nubi,

il bosco respira un dolce fumo.

Dentro l'anello dei crepacci celesti

il declivio tende le dita.


Dalla palude giunge il grido dell'airone,

il chiaro gorgoglio dell'acqua,

e dalle nuvole occhieggia,

come una goccia, una stella solitaria.


Potere con essa, in quel torbido fumo,

appiccare un incendio nel bosco,

e inisieme perirvi come un lampo nel cielo.


martedì 5 giugno 2018

Giosuè Carducci - Il comune rustico






O che tra faggi e abeti erma su i campi

smeraldini la fredda orma si stampi

al sole del mattin puro e leggero,


o che foscheggi immobile nel giorno

morente su le sparse ville intorno

a la chiesa che prega o al cimitero.


Sotto la pioggia, tra la caligne

torno ora, e ad esse vorrei confondermi;

barcollo com'ebbro, e mi tocco,

non anch'io fossi dunque un fantasma.


Oh qual caduta di foglie, gelida,

continua, muta, greve, su l'anima!

Io credo che solo, che eterno,

che per tutto nel mondo è Novembre.


Meglio a chi'l senso samrrì de l'essere

meglio quest'ombra, questa caligine:

io voglio io voglio adagiarmi

in un tedio che duri infinito.




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lunedì 28 maggio 2018

Giosuè Carducci - Di notte


Pur ne l'ombra de' tuoi lati velami

gli umani tedi, o notte, ed i miei bassi

crucci ravvolgi e sperdi: a te mi chiami,

e con te sola il mio cuor solo stassi.


Di quai d'ozio promesse adempi e sbrami

gl'irrequieti miei spiriti lassi?

E qual doni potenza a i pensier grami

onde a l'eterno o al nulla errando vassi?


O diva notte, io non so già che sia

questo pensoso e presago diletto

ove l'ire e i dolor l'anima oblia:


Ma posa io trovo in te, qual pargoletto

che singhiozza e s'addorme de la pia

ava abbrunata su l'antico petto.


L'audio è disponibile su spreaker:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./giosue-carducci-di-notte

mercoledì 23 maggio 2018

martedì 15 maggio 2018

Giovanni Camerana - Cerco la strofa






Cerco la strofa che sia fosca e queta

come il lago incassato entro la neve;

ier vidi il lago, ed era il cielo greve,

tetra la sponda e bianca la pineta.

Cerco la strofa che sia cupa e queta.


L'acqua pareva d'ombra, e rifletteva

gli spetri capovolti delle piante.

Tutto era spetro; delle cose sante

l'alito per la triste aura fremea.

Cerco la santa strofa e l'alta idea.


Cerco la vaga strofa indefinita

come una lenta linea di montagna

quando incombe la nebbia, e la campagna

piange dell'anno la fuggente vita;

cerco la strofa grigia, indefinita,


la indefinita strofa orizzontale,

in cui si volga con cadenza blanda,

come sui mesti orizzonti, in Olanda,

dei pensosi mulini a vento l'ale,

il fascinante sogno sepolcrale.


L'audio è disponibile su spreaker:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./giovanni-camerana-cerco-la-strofa

martedì 8 maggio 2018

Arrigo Boito - Il Libro Dei Versi - Scritto sull'ultima pagina






Mia madre un di mi diede un libro bianco,

ogni pagina aveva l'aureola d'or;

Vergin di penna egli era, ed io pur anco

               Vergin d'error.


Passaron gli anni, i mali e la ventura.

Vissi, lottai col corpo e col pensier.

Oggi l'anima mia s'è fatta scura,

               e il libro ner.       


Audio disponibile su spreaker:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./arrigo-boito-scritto-sullultima-pagina

martedì 17 aprile 2018

Arrigo Boito - Madrigale






Arte nata da un raggio e da un veleno,

su questo segno della tua potenza
  
                mi s rivela appieno

                la tua duplice essenza.


O arcane curve, ombre soavi, tocchi

luminosi, divine orme d'amore!

                Sento il raggio negli occhi,

                e il veleno nel core.


L'audio è disponibile su spreaker:

 https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./arrigo-boito-madrigale

Buon ascolto!

martedì 27 marzo 2018

Emilio Praga – Penombre - Mezzanotti - Ottobre



Un lenzuolo di nebbia avvolge il cielo,

e la pioggia minuta e lenta cade;

Le colline lontane han messo il velo,

e di fango si coprono le strade.


Piangono come vedove le biade,

e l'elegia, battendo stelo a stelo,

addormenta le selve e i nidi invade,

i nidi pieni di piume e di gelo.


Che narrano le gocce ai bruchi erranti?

Alle bucce che dice il vento fioco?

Oh nelle tombe scheletri grondanti,


Oh beltà, robustezze, a poco a poco

scioglientisi coll'acqua, e vegetanti!

e la gente sonnecchia intorno al foco.


venerdì 23 marzo 2018

Arcade Noise


Artwork per il brano "Arcade Noise".

Una breve composiozione di sonorità elettroniche con rimandi a suoni arcade.

L'audio è disponibile su newgrounds:

https://www.newgrounds.com/audio/listen/796875

e reverbnation:

https://www.reverbnation.com/q/775aex

Buon ascolto!

martedì 13 marzo 2018

Antonio Ghislanzoni - La Cremazione






Contro il sistema della cremazione

protestano con ira i collitorti

i gesuiti ed i preti retrivi;


Noi non cremiam che i morti,

la santa inquisizione

preferì semore di cremare i vivi.


L'audio è disponibile su spreaker:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./antonio-ghislanzoni-libro-proibito-la-cr

sabato 10 marzo 2018

L'uomo misterioso






Guardalo bene. Attentamente.

Ricorda questo volto comune.

 

Lui è qualcuno che non conosci.

Non sai niente di lui. Ma lo odi,

perchè qualcun lo chiede, lo vuole,

anche se solo per un momento.

 

Farà scattare la breve fiamma

dell'indignazione mediatica.

 

Non lo sai ancor. Ha fatto qualcosa

che ti sta per far arrabbiare.

Molto. Guardalo. Com'è sicuro.

Sta per diventare tuo nemico,

per oggi e per qualche momento.

Domani l'avrai dimenticato.

Qualcun altro prenderà il suo posto.

Guardalo bene ancora un pò.




Memorizza i particolari

di questo volto. E se fossi tu?

giovedì 1 marzo 2018

martedì 27 febbraio 2018

Antonio Ghislanzoni - Libro Proibito - Gli eroi






Eroi, eroi!
Che fate voi? 

- Voi massacrate, 
assassinate, 

voi desolate 
borghi e città;

Un vil bifolco
che suda al folco, 
val più di voi, 
birbe di eroi! 


L'audio di questa lettura è disponibile sul canale di spreaker:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./antonio-ghislanzoni-libro-proibito-gli-e


Questo epigramma venne scritto nel 1870, quando Prussiani e Francesi si trucidavano per una
questione di supremazia.
Victor Hugo, nel suo discorso recitato a Parigi in commemorazione di Voltaire, espresse il medesimo concetto con queste parole:


"Il diritto ora ha trovato la sua formola: la forza vien chiamata violenza e comincia ad essere
giudicata; la guerra è messa in stato di accusa.
La civiltà istruisce il processo. In molti casi l'eroe è una varietà dell'assassino.
I popoli cominciano a comprendere che la grandiosità di un delitto non può essere una attenuante;
Rubare è un vitupero; invadere non può essere una gloria. No! La gloria sanguinosa non esiste!"

martedì 13 febbraio 2018

Symphonies for nature





Ecco a voi "Symphonies for nature"

In questo brano ho voluto ricreare il suono della natura, e più precisamente quello del tuono e della pioggia.
 

Per farlo mi sono servito dello zoom per registrare lo sping drum - uno strumento acustico che imita il suono del tuono - e dell'armonica, per creare un pò l'effetto del vento che si incanale.
 

Infine, con fl ho utilizzato un pad per creare una parte orchestrale minimalista, modificalndola fino ad avere il suono della pioggia.

L'audio è disponibile su negrounds: 

https://www.newgrounds.com/audio/listen/789659 

E reverbnation: 

https://www.reverbnation.com/q/75zzh3 

Buon ascolto! 

martedì 6 febbraio 2018

Giovanni Pascoli - Il bacio del morto






I

E' tacito, è grigio il mattino;

la terra ha un odore di funghi;

di gocciole è pieno il giardino.


Immobili tra la leggiera

caligine gli alberi: lunghi

lamenti di vaporiera.


I solchi ho nel cuore, i sussulti,

d'un pianto sognato: parole,

sospiri avanzati ai singulti:


un solco sul labbro, che duole.


II

Chi sei, che venisti, coi lieti

tuoi passi, da me nella notte?

Non so; non ricordo: piangevi.


Piangevi: io sentii per il viso

mio piangere fredde, dirotte,

le stille dall'occhio tuo fiso


su me: io sentii che accostavi

le labbra al mio labbro e baciarmi;

e invano volli io levar gravi

le palpebre: gravi: due marmi.


III

Chi sei? donde vieni? presente

tuttora? mi vedi? mi sai?

e lacrimi tacitamente?


Chi sei? Trema ancora la porta

certo eri di quelli che amai,

ma forse non so che sei morta.


Né so come un'ombra d'arcano,

tra l'umida nebbia leggiera,

io senta in quel lungo lontano

saluto di vaporiera.


Su spreaker troverete l'audio:

https://www.spreaker.com/user/p.o.n.f.o.w./giovanni-pascoli-il-bacio-del-morto

 

martedì 9 gennaio 2018

A bad place


Troppo spesso sento dire che la rete sia un posto brutto, dove c'è tutto il male...
Io credo semplicemente che la rete sia un tenue riflesso di ognuno di noi, poichè è fatta dai nostri gusti e dai nostri interessi...
Il male non si deve vedere attraverso i social, ma attraverso il mondo reale, poichè il virtuale è un riflesso di esso.
Su questo pensiero ho scritto questo testo dal titolo



A Bad Place


La rete non è un posto brutto.

La rete non è un posto bello.


E' semplicemente un riflesso

di quel che tu sei e dei tuoi gusti.

Puoi lasciare, o prendere pezzi

di te, quanti ne vuoi, come li vuoi,

senza che nessuno dica niente.


La rete non ha peggiorato la

tua preziosa piccola parte del

mondo. Non è cambiato. E' sempre

lo stesso. Con le stesse persone.

Le stesse che incontravi prima

ci sono anche ora, se le sai

scegliere, e se le sai trovare.

Sono nascoste da qualche parte.


Le distanze si sono fatte più

piccole, e con facilità puoi

trovare chi ha gli stessi gusti,

condividere le tue passioni.


La rete non è poi così brutta.

Ha dei pregi che il mondo non ha:

se no vuoi più averne a che far

puoi spegnere e staccare tutto.

Staccare gli occhi dallo schermo,

che ti tiene sempre prigioniero,

e guardare dalla finestra il

mondo che è fuori. Avanti, su

nessuno te lo vieta. Puoi farlo!