Bieca, Morte, minacci? e in atto orrenda,
l'anunca falce a me brandiciinnante?
Vibrala, su: me non vedrai tremante
pregarti mai, che il gran colpo sospenda.
Nascer si, nascer chiamo aspra vicenda,
non già il morire, ond'io d'angosce tante
scevro rimango, e un solo breve istante
dè miei servi natali il fallo ammenda.
Morte a troncar l'obbrobriosa vita
che in ceppi io traggo, io di servir non degno
che indugi omai, se il tuo indugiar m'irrita?
Sottrammi ai re, cui sol da orgoglio e regno
viltà dei più, ch'a inferocir gl'invita
e a prevenir dei pochi il tardo sdegno.
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