Quella che si sta per svolgere
è una tragedia quotidiana
senza battuta alcuna.
Siamo in un eremo molto particolare,
accessibile a tutti,
ma visitato da pochi.
E’ un luogo profondo,
dove si pensa non ci sia nulla
che valga la pena d’esser visitato,
anzi,
faremo meglio a dire,
dove non si pensa proprio.
dove non si pensa proprio.
S’ode una voce fuori campo
ma gli echi
son la sua unica risposta.
Il Neurone,
infastidito da questa continua voce
che invano evoca il suo nome,
prende le sue cose,
le pone dentro una valigia e se ne va,
abbandonando la scena
ed il cervello del malcapitato
che ancora non si capacita
di ciò che è accaduto.
L’uno lontano dall’altro,
trovano la pace ambita.
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