Fuggite, amanti, amor, fuggite ‘l foco;
l’incendio è aspro e la plaga è mortale,
c’oltr’a l’impeto primo più non vale
né forza, né ragion, né mutar loco.
Fuggite, or che l’esemplo non è poco
D’un fiero braccio e d’un acuto strale;
leggete in me qual sarà ‘l vostro male,
qual sarà l’impio e dispietato gioco.
Fuggite, e non tardate, al primo sguardo:
ch’i’ pensa’ d’ogni tempo aver accordo;
or sento, e voi vedete, com’io ardo.
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